giovedì 19 aprile 2007
ma sono tutti depressi??
Oggi scrivo un post un po' diverso, che riguarda la mia professione. Premetto che faccio fatica a sopportare tutti quelli (giornalisti, finti psicologi..) che in tv si mettono a fare diagnosi sulle persone senza averle mai viste. E' difficile per un professionista quando ha la persona davanti, figuriamoci per chi quella persona non la ha mai vista. Ora c'è stata quella strage nel college americano e ieri, con orrore, ho sentito in un tg il giornalista definire il ragazzo come depresso.. cosa che ormai capita sempre. Quando c'è una strage, qualcuno che uccide qualcun'altro o magari dà dei semplici segnali di squilibrio mentale, per la tv è un depresso. Ma pensano davvero che le malattie mentali si limitino alla depressione??? Perchè all'università ci facciamo un mazzo tanto per studiare il manuale dei disturbi mentali (il "mitico" DSM, che vi assicuro è un mattone di proporzioni indescrivibili), se ci dicevano che esiste solo la depressione ci risparmiavamo mesi di studio! Tutti quei poveracci di depressi, che già vedono il mondo tutto nero, adesso si metteranno anche a pensare che potrebbero in un momento di raptus fare una strage! Ma non è vero! Se poi si ascoltano bene le notizie, ad esempio su questo ragazzo della strage nel college, si capisce che PROBABILMENTE era vicino alla psicosi, forse schizofrenico.. Forse i giornalisti dovrebbero informarsi prima di parlare, altrimenti va a finire che appena uno dice di essere depresso gli amici cominciano ad evitarlo per la paura!
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10 commenti:
Non c'entra niente col post, perdonami... Ma pure tu sei trentina? Pensa un po'!
A volte ritornano...
;-)
Ma allora ci sei ancora!!!!
Fattiviva!!!
Acca
Lo so' alle volte si generalizza troppo. Io ho un mio collega che è uno psicologo, ed anche lui si incazz@ a morte quando sente che non si fanno distinzioni tra malattie mentali.. e a volte si incacchia anche con me perchè io lo ossessiono con le interpretazioni dei sogni... :-)
Il peso delle parole conta, oggi ha un importanza incredibile, noi le distorciamo, le nascondiamo, le svalutiamo, ne abusiamo. Non ci rendiamo conto di quanto si possa fare nel bene e nel male con le parole...
P.S. Ciao Arwen, complimenti per il blog...
sono d'accordo con te. io sono giornalista e mi rendo conto che faccio un mestiere molto delicato perché devo comunicare i fatti nel modo più vicino alla realtà oggettiva. non è facile e il rischio di essere superficiali e banali è sempre in agguato...
Great work.
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