mercoledì 28 novembre 2007

Natale

Terzo post in un giorno, si vede che oggi non ho molto da fare!
Ebbene si, si sta avvicinando il natale e come al solito sono stupita dalla mia reazione. Mi è sempre piaciuto il natale. Ero una di quelle persone che amavano le luci, l'atmosfera, l'idea di essere tutti un po' più buoni.. un natale molto infantile per intenderci. Forse a natale ritrovavo tutta la mia infantile fiducia nel mondo, nelle persone e nei buoni sentimenti. Poi qualche anno fa mio papà si è ammalato e da lì le cose sono cambiate. In quegli anni ero troppo confusa per rendermi conto del natale. Quando lui è morto ho pensato, come mi diceva tanta gente, che avrei potuto amare il natale come prima oppure odiarlo. Invece quello che mi stupisce è che dopo la morte di mio padre a Natale io non sento più nulla. Zero assoluto. Non sono felice come prima ma non sono neanche arrabbiata come mi avevano pronosticato alcune persone. Semplicemente vado avanti con la mia vita e basta. Vedo le luci, mi piacciono tantissimo ma non provo nessuna gioia. Nessuna speranza. Niente. Il che conoscendomi è molto strano perchè di solito i miei sentimenti si fanno sentire belli forti in qualsiasi situazione. Invece in questo caso nulla. Pensavo che con gli anni le cose sarebbero cambiate, ma siamo già al terzo natale, si sta avvicinando, e io continuo a non sentire nulla..

Delitti e televisione

Pensavo che con il caso Cogne la televisione avesse toccato il fondo. Ma mi sono resa conto di recente che il fondo è ancora molto lontano. Qualche sera fa a 'Porta a Porta' Vespa, parlando del delitto di Perugia, aveva sul tavolo davanti a sè un coltello, due bottiglie di candeggina e una spugnetta.. E la puntata procedeva con i soliti Crepet & company. Così come su Matrix del resto. E così come tutti gli altri giorni, perchè ormai nei programmi serali si parla solo di quello. Fino al prossimo delitto naturalmente.
In fondo non mi stupisco più di tanto che loro propongano questi programmi invece di qualcosa di più vario o interessante. In fondo la tv segue le leggi del mercato, la domanda e l'offerta. Quello che mi stupisce è la gente che guarda questi programmi. La curiosità e l'interesse che suscitano sempre questi delitti..

Test

Un mio amico mi ha inviato via mail questo 'test'. Va spedito in bianco e la persona che lo riceve deve compilarli pansando a te. E viceversa.. Lo ho trovato una cosa molto carina e ve lo riporto perchè per me è stato piacevole ripensare alle mie maicizie, a quando sono iniziate e a come sono andate avanti. Ed è stato molto bello ricevere le risposte degli amici per vedere cosa significo per loro.. Voi come state??

. Mio nome: 2. Dove e come ci siamo conosciuti? 3. Qual è il mio secondo nome?4. Da quanto mi conosci?5. Mi conosci molto, poco o così così...?6. Fumo?7. Qual è il mio colore preferito?8. Qual è stata la tua prima impressione su di me?9. Mia età ?10. Mio compleanno?11. Colore di capelli?12. Colore degli occhi?13. Ho fratelli o sorelle?14. Qualche volta sei stato/a geloso/a di me? 15. Qual è la cosa che mi piace fare di più?16. Ti ricordi qual è la prima cosa che ti ho detto?17. Che tipo di musica mi piace?18. Un momento insieme?19. Sono timido/a e introverso/a o tutto il contrario? 20. Mia bibita o alcolico preferito?21. Seguo le regole o sono ribelle?22. Mi consideri un buon amico/a?23. Mia auto preferita?24. Qualche volta mi hai visto piangere?25. Che soprannome mi daresti? 26. 3 parole per descrivermi?27. Cosa sei per me?: (miglior amico/a,parente,etc)?28. Mi sono mai innamorato/a? Se la risposta è si, di chi?29. Qualcosa che odio o che mi disturba?30. Sono una persona buona? 31. Un difetto?32. Una virtù?33. La parte del corpo migliore?34. Cosa ho fatto per cambiare la tua vita, anche la cosa più piccola, o che effetto ho avuto nella tua vita?35. Che ti piacerebbe fare con me? 36. Ti sono mancato/a qualche volta?37. Destra o sinistra?38. Che cosa ti piace di me? 39. Mi baceresti mai?

giovedì 8 novembre 2007

Cambiamenti.. di nuovo!

Se vi trovate a leggere il mio ultimo post e di seguito questo, penserete probabilmente che io sia pazza o dissociata.. Ma 'We're just human after all'..
So che ho scritto che ero rinata e stavo bene da sola. Questa considerazione riguardava soprattutto il fatto che stando con R. mi ero completamente dimenticata di una parte di me che per me è vitale ed essenziale. E cioè mi ero dimenticata che sono una persona forte. Senza falsa modestia, ammetto che anche nelle situazioni più dure io ce la faccio, ce l'ho sempre fatta, e questa è la mia forza più grande. E' quello che mi permette di buttarmi nelle cose, anche in quelle che mi spaventano, perchè tanto so che se cado, in qualche modo cado in piedi. Questa mia sicurezza deriva da due periodi distinti della mia vita. Quando ero piccola ho sempre avuto intorno persone che mi amavano e mi sostenevano in tutto, sono sempre stata una delle più brave a scuola e una bella bambina. Ho avuto un ragazzo nel preciso momento in cui ne ho desiderato uno. Insomma, sono stata una privilegiata. Quando poi sono arrivati i problemi, quelli grossi, ho avuto l'esempio di un uomo grandioso, mio papà, che ha sempre lottato e mi ha insegnato a lottare e non mollare mai.
E' stato questo che ho dimenticato con R. Mi sono trovata davanti ad un sentimento talmente grande che la paura di perderlo mi ha fatto dimenticare la mia forza e sentire debole. Per questo stando da sola ho ritrovato me stessa e le mie capacità. Ma ho naturalmente calcato la mano su quelli che potevano essere i lati negativi dello stare con lui. Un po' perchè li ho veramente visti per la prima volta. Tutti hanno dei difetti, è normale, ma i suoi prima non li vedevo. E un po' perchè è più semplice vivere senza qualcuno se ti fissi sulle cose che non andavano.
Detto questo, venerdì sera è tornato da me. Con le rose, ma soprattutto dicendomi che mi vuole bene con due occhioni incredibili e con il cuore in mano. E' stato probabilmente questo che mi ha colpita maggiormente, il fatto che un uomo che avevo visto per tanti motivi più in su rispetto a me avesse fatto un gesto che veniva dal cuore e che lo rendeva vulnerabile. Credo sia la cosa più bella che potesse fare.
All'inizio ho pensato che non sapevo cosa fare e che avrei avuto paura a tornare con lui. ma tutto questo è durato circa cinque minuti. Sempre per i motivi che ho detto prima. Ho avuto paura di stare male, è vero, ma in questo mese mi sono 'ritrovata' e questo mi ha permesso di ricordarmi che sono sempre la stessa persona che da bambina si riempiva di scottature perchè le piaceva il fuoco e continuava a cercare di prenderlo. La differenza rispetto a un mese fa è che ora so che comunque, da qualche parte, posso trovare la pomata per le scottature. Prima pensavo che non esistesse nemmeno. Che senza di lui sarei crollata dopo due minuti. Ora so che se cerco quella pomata la trovo.
Ora che lo vedo da questa posizione sto inifinitamente meglio. Perchè mi sento più completa, più pari, più 'io'. Non posso parlare per lui, ma penso che anche per chi sta con me possa essere più bello trovarsi davanti una persona più sicura di se stessa e della proprie capacità..

giovedì 1 novembre 2007

Considerazioni

Il post di oggi è diviso in due parti, la prima un po' acida nonostante il giorno di festa..
Nel telegiornale di qualche giorno fa scopro che Soffiantini, l'industriale rapito ormai una decina di anni fa, ha deciso, dopo aver perdonato uno dei suoi rapitori, Farina, di pubblicare un libro di poesie o racconti di quest'ultimo, dato che il rapitore ha sempre sognato di veder pubblicati i suoi scritti. Il tutto con il nobile intento di dare a questa persona una seconda possibilità. Ora, io sono decisamente favorevole alle seconde opportunità e ritengo che le persone, scontata la pena, debbano avere la possibilità di rifarsi una vita. Ma non è forse un po' eccessivo realizzare quello che è sempre stato il sogno di un delinquente? Il mio sogno nel cassetto è fare la psicologa, e mi sto facendo il mazzo, e in un cassetto ancora più nascosto c'è quello di fare la scrittrice. E come me, moltissimi altri hanno dei sogni nel cassetto per i quali lottano tutti i giorni. A volte ce la si fa e a volte no, finendo per accontentarsi delle uniche alternative possibili. Non è un po' troppo realizzare il sogno nel cassetto di una persona, che con tutte le sue problematiche ed i suoi ripensamenti, ha comunque sequestrato intenzionalmente un uomo? Io non lo ritengo molto giusto. E non credo neanche che sia un granchè come esempio.
La seconda parte del post è più riflessiva su di me. Sto bene. Sono serena e sto bene come non stavo da tempo. Me lo dicono tutti quelli che mi circondano e lo sento anch'io. Sento la felicità e la voglia di fare e di vivere che tornano finalmente. Adesso mi rendo conto di quanto stavo male prima, con il mio ex, di quante erano le cose a cui stavo rinunciando e di quanto mi costava accettare una serie di cose che non sopportavo. Vedo le cose come stavano realmente, come alcuni amici avevano già cercato di farmi notare tempo fa senza essere ascoltati. Ora posso anche dirmi apertamente di tutte le volte che non mi sono fidata di lui, di tutte le volte che mi ha presa in giro, di tutte le volte che mi ha raccontato palle senza che io potessi dire nulla, di tutte le volte che non mi ha dato quello che cercavo. Ho messo un punto enorme e ho voltato pagina senza alcun rimpianto. Adesso torno a vivere!

domenica 28 ottobre 2007

Scelte

Ho provato a riflettere sulla mia storia finita, su quelle passate e ho cercato di analizzare i criteri con cui mi scelgo questi uomini che mi fanno puntualmente soffrire. E mi sono resa conto che tre delle mie quattro storie importanti, le ultime tre, quelle più recenti, quelle finite male, hanno un denominatore comune molto forte. I tre uomini in questione, pur essendo molto diversi tra di loro, hanno delle cose in comune. Fin dal primo istante che li ho visti, loro mi hanno completamente affascinata. Sono persone carismatiche. Non migliori di altri, ma che si sanno sicuramente vendere molto bene. Ho visto tutti e tre come delle persone 'più' di me. Più in alto, per motivi diversi, su di un piedistallo che io ho contribuito ad innalzare. Non c'è mai stata, con nessuno di loro, la possibilità di essere PARI, di contrattare la relazione, di discutere su di noi. Loro avevano ragione e non si smuovevano. E io stavo zitta. La storia che ha invece funzionato è stata la prima, durata sette anni, con un ragazzo validissimo ed intelligentissimo, molto più degli altri tre, che era però vicino a me, pari, non stava su nessun piedistallo e si metteva continuamente in discussione insieme a me. Non so se sono riuscita a farvi capire cosa intendo. Ma quello che voglio, dalla o dalle mie prossime storie, è questo. Qualcuno che sia pari a me, vicino a me, che non stia su nessun piedistallo, qualcuno che sappia amare veramente. Perchè se guardi tutti dall'alto non puoi amare.

martedì 23 ottobre 2007

Dal blog di Beppe Grillo..

Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo.La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video.L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete.Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.Il 99% chiuderebbe.Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura.Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento. Levi interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo risponde da perfetto paraculo prodiano: “Non spetta al governo stabilirlo. Sarà l’Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere”.Prodi e Levi si riparano dietro a Parlamento e Autorità per le Comunicazioni, ma sono loro, e i ministri presenti al Consiglio dei ministri, i responsabili.Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia.