L'altra sera c'è stata una pizza di classe. Delle elementari. Io volevo andare, ne avevo tutte le migliori intenzioni. Ma poi non l'ho fatto. Uno dei motivi è che le rimpatriate non mi sono mai piaciute. Non sono mai andata neanche alle pizze delle superiori. Forse è perchè per me il passato è passato. Una porta chiusa e basta. Nessuna voglia di tornare inidetro, ma solo tanta voglia di andare avanti. A volte sarei curiosa di vedere come sono diventate certe persone dopo quindici anni o più, ma poi mi rendo conto che preferisco ricordarli com'erano. Bambini piagnuccolosi e basta! C'era un ragazzino.. io e lui a ricreazione prendevamo le foglie secche, le ammucchiavamo e provavamo pazientemente a fargli prendere fuoco, per bruciare la scuola, cosa mai riuscita per il resto. Non credo che potrei vederlo adesso, uomo cresciuto, con una vita solida alle spalle. Preferisco ricordarlo come un piccolo compagno, tentato piromane!
Il secondo motivo è legato maggiormente al momento di vita che sto vivendo. Un momento di blocco. Oggi compio 27 anni, non ho un lavoro (alla faccia di quei pochi che ancora pensano che una laurea aiuti!), non ho uno stipendio fisso, niente autonomia, quella vera. Vivo a casa con mia mamma e mio fratello e mi sento di dover sempre fare quello che lei vuole. Questi miei ex compagni, invece, hanno lavori (magari non eccezionali, ma stabili), case, mariti, in alcuni casi figli.. scelte di vita, direte voi. C'è chi sceglie di lavorare subito e chi di incamminarsi verso l'università. E' vero. Ma non è sempre vero che quando fai questa scelta puoi capire fino in fondo cosa significa. Quanto l'autonomia ti diventerà vitale, come l'aria, e quanto tempo dovrai passare in apnea.
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